Essere presente

Picture 406.1La partecipazione fisica oggi è diventata sempre più virtuale, le tecnologie l’hanno resa sempre meno necessaria. La presenza fisica nel Tango è una condizione indispensabile, affinché avvenga l’interazione e l’interconnessione nella copia. Ma non solo, essere presenti all’altro richiede uno scambio energetico, non troppa energia e non troppo poca, dobbiamo dosare costantemente una energia contrapposta a quella del partner. L’abbraccio stesso, che nel tango si forma con una postura dei corpi che viene definita “a piramide” (più uniti nella parte alta del corpo rispetto alle gambe che invece devono avere maggiore spazio), richiede ai due tangheri una forza uguale e contraria. Occorre un sapiente dosaggio tra il semplice contatto e la forza, dove ciascuno è in grado di opporre resistenza all’energia dell’altro. Dove desiderio e resistenza si mescolano ad arte. La forza, non deve essere tropo intensa, altrimenti si trasforma in sforzo, rendendo scomodo l’abbraccio e faticoso il movimento, ma nemmeno completamente assente, sarebbe come ballare con un corpo senza consistenza.

 

L’energia che trasmettiamo è il nostro modo di essere presenti nell’abbraccio, esprime la nostra vitalità, la volontà di esserci, ci poniamo in relazione con l’altro anche attraverso l’energia che trasmettiamo, che riceviamo, che contrastiamo. Con la presenza comunichiamo che ci siamo, con il corpo, che siamo effettivamente lì in quel momento, presente, “yo estoy aquì”, abitare il qui ed ora.

 

Essere come si è, si dice infatti che le persone ballano come sono. Difficilmente il nostro corpo racconta qualcosa di diverso da come siamo. Al contrario comunica quando siamo più o meno stanchi, quando siamo più o meno in sintonia, più o meno tesi. Alcuni ballerini hanno affinato questa sensibilità nel percepire gli stati d’animo del partner semplicemente al contatto dell’abbraccio.

 

Essere presenti introduce insieme al concetto di essere presenti all’altro anche quello di essere presenti a se stessi, sviluppando le abilità propriocettive. Abilità che ci rende capaci di sapere sempre in quale posizione siamo, anche ad occhi chiusi, grazie alla quale l’organismo ha la percezione di sé in rapporto al mondo esterno. Questa capacità ci permette di sentire il movimento di una parte del corpo, anche quando non la vediamo, consentendo di muoverci al meglio.

 

Dopo un trauma o se si è in una condizione psicologica particolare, si può perdere tale sensibilità: la rete di comunicazione tra sistema nervoso centrale e muscoli va in tilt e le risposte non sono più adeguate. Il tango offre esercizi che riescono a ripristinare o a sviluppare la propriocettività, per regalare al corpo prestazioni sempre più efficienti.

 

Essere lì, proprio in quel momento a contatto con sé e con l’altro, ogni abbraccio richiede un saper essere ed un saper stare, mantenere la propria identità e ridefinirla nella relazione con l’altro, istante dopo istante, nel movimento sempre nuovo, nel rimo o nella melodia, nello spazio disponibile continuamente variabile.