Per una formazione esperieziale a mediazione corporea
di Loredana Urbini
Il tango argentino proprio per le sue caratteristiche tipiche è un ballo di coppia unico, il tipo di abbraccio a “piramide” più unito nella parte alta del corpo e più aperto dalla vita in giù, la sensualità a cui rimanda e l’improvvisazione nel susseguirsi dei passi, offre strumenti naturali per una formazione esperienziale a mediazione corporea.
L’Abbraccio ci rimanda al primo, quello della relazione primaria con la mamma, quell’abbraccio che abbiamo sperimentato, che ci ha protetti e che desideriamo ritrovare; Il tango viene spesso associato alla danza dell’abbraccio proprio per la tipica postura dei ballerini che si differenzia dagli altri balli di coppia. Studi scientifici condotti in Argentina e negli Stati Uniti hanno dimostrato che l’abbraccio del tango favorisce lo sviluppo dell’ossitocina, conosciuto come l’ormone dell’attaccamento, in grado di aumentare la sensazione di benessere e rompere la catena dello Stress.
Lo spazio prossemico, l’ascolto dell’atro e delle sue emozioni ci aiuta a creare un buon contesto di comunicazione. La “Bolla Prossemica” rappresenta lo spazio fisico e mentale tra me e l’altro è una configurazione che ci aiuta a concepire una raffigurazione pratica della relazione.
Postura, controllo del corpo ed energia interiore: quello che generalmente colpisce di più quando si vede una coppia che balla il Tango è l’eleganza della postura, il modo di camminare e di stare fermi, o di eseguire gli spostamenti mantenendo la postura.
I ruoli maschile e femminile, i partner hanno entrambi un ruolo attivo e l’implicita responsabilità l’uno dell’altro, nonché la responsabilità del Tango che trascende dai singoli ballerini. Per la seguidora lasciarsi condurre non è sinonimo di subordinazione, bensì, di lucida e consapevole accettazione necessaria all’armonia di coppia. Il tanguero, da solo, non può ballare il Tango e neppure la seguidora, da sola, può farlo; ciò dimostra l’esigenza di un principio di cooperazione.
La proposta di inter cambiare i ruoli (condurre e seguire) durante gli esercizi favorisce l’empatia, la capacità di mettersi al posto dell’altro per cogliere un diverso punto di vista, comprendere le difficoltà dell’altro, consentendoci di migliorare la nostra comunicazione.
L’equilibrio, quello fisico necessario a svolgere gli esercizi, richiama concetti di fisica come il baricentro il movimento la forza apparente e reale, il peso e l’asse; quello emotivo e psicologico invece rimandano alla capacità di entrare in contatto con le emozioni, gestirle ed esprimerle.
Tutti questi ingredienti amalgamati ad arte rendono il percorso formativo altamente coinvolgente, dove l’esperienza del tango apre il passo verso molteplici aspetti della vita relazionale per approfondirli e migliorarli.